Riflessologia plantare cardiopatie Nel mondo occidentale, l’incidenza delle malattie cardiache ha quasi raggiunto proporzioni epidemiche. In Italia le cardiopatie sono la prima causa di morte.
L’arteriosclerosi che alla fine conduce a coronaropatia, colpisce soprattutto gli uomini. Benché le percentuali riguardanti le donne stiano rapidamente aumentando. Sebbene alcuni hanno una predisposizione genetica alle cardiopatie, la maggior parte dei problemi è collegata al modo in cui viviamo: dieta non sana, mancanza di esercizio fisico, stanchezza eccessiva, stress e fumo.
Ingurgitare pastiglie può essere utile a volte, ma i farmaci non sono la risposta. Se lo fossero i tassi di decesso per cardiopatia non sarebbero cosi alti. Ci sono modi migliori e più efficaci per ridurre il rischio, ma richiedono impegno, e necessario assumersi la responsabilità della propria malattia.
Come possiamo aiutare noi stessi? smettere di fumare moderare il consumo di alcol seguire una dieta sana Il modo in cui oggigiorno viene coltivato, trasportato, conservato e cotto la maggior parte del cibo fa sì che il contenuto di vitamine vada perso prima del consumo. Gli integratori possono contribuire al nostro fabbisogno nutrizionale. Per una dieta sana però devono essere considerati aggiunte e non sostituiti.
Ridurre lo zucchero Aumenta le concentrazioni di plasma, colesterolo e acido urico, tutte sostanze che partecipano allo sviluppo dell’arteriosclerosi. evitare l’eccesso di stimolanti come la caffeina presente nel caffè, tè e alcune bibite imparare a rilassarsi fare più esercizio fisico
Il cuore è una pompa forte, gradisce essere usato e, se viene sottoposto a esercizio con regolarità, diviene più robusto. Camminare (abbastanza in fretta da sudare e da percepire il proprio battito cardiaco) è ideale. Altri esercizi aerobici come pedalare e nuotare sono vivamente raccomandati. Alimenti Utili
La maggior parte degli esperti riconosce che il livello plasmatico di colesterolo è ampiamente determinato dall’assunzione con la dieta di grassi polinsaturi e grassi saturi. È una buona idea ridurre l’assunzione di grassi idrogenati (perlopiù derivati dalla carne). Bisogna diventare consapevoli del contenuto di grassi nella propria dieta.
L’olio di pesce può essere utile e una dieta che ne è ricca è veramente raccomandata. Seguite una dieta il più possibile naturale e priva di additivi. In aggiunta consumate molte fibre. Questo permette all’apparato digerente di funzionare con maggiore efficienza. Il tipo di fibre contenute nella pectina, nella crusca di avena e nei semi di psillio legano la bile e il colesterolo nell’intestino e assorbono il contenuto di grasso.
È stato dimostrato che le cipolle contrastano l’aumentata aggregazione piastrinica dopo un pasto ad alto tenore di grassi. Hanno effetti antipertensivi e di riduzione del colesterolo. L’aglio ha effetti simili e diluisce il sangue, permettendogli di scorrere meglio attraverso le arterie.
Vitamina B recenti studi hanno dimostrato un legame tra il deficit di vitamina B e l’arteriosclerosi cardiaca Vitamina C aiuta il metabolismo dei grassi e favorisce la salute delle pareti arteriose Vitamina E un deficit provoca un aumento significativo dei livelli di radicali liberi. Di conseguenza causano un maggior danno, in particolare all’endotelio vascolare. È stato dimostrato che l’integrazione di vitamina E inibisce l’azione di rilascio di piastrine attraverso cui si verifica l’accumulo di placca ateromatosa nelle arterie.
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